Per il Museo Casa Don Bosco, il progetto Home & Museum, è stata la prima esperienza di Servizio Civile. I due volontari, Luca Maiolo e Cristian Verde, sono stati seguiti e formati dai responsabili del museo: la dott.ssa Ana Martín García, don Michael Pace ed Elena Bustean.
Luca e Cristian ci raccontano il loro servizio presso la casa di don Bosco:
Un anno in museo
Il museo offre un viaggio alla scoperta della vita di don Bosco, offrendo una visione di tutto ciò che il santo con la sua opera di bene ha fatto. È possibile visitare gli ambienti originali della sua casa, osservare opere e scritti di don Bosco, i suoi sogni e la sua missione tramandata ai successori. Noi siamo entrambi studenti torinesi, prossimi alla laurea, appassionati di storia e amanti degli ambienti museali. Vista l’opportunità di fare servizio attivo presso il Museo, abbiamo colto l’occasione per dedicare un anno a conoscere ed approfondire questa nuova realtà.
Inizio e formazione
Durante i primi mesi del nostro servizio le nostre attività sono state principalmente “dietro le quinte”, tra cui lavori di inventario e catalogazione di alcuni dei beni del patrimonio del museo sotto la supervisione della Coordinatrice Generale. Queste attività ci hanno consentito di prendere confidenza con gli ambienti del museo e di conoscere approfonditamente le opere al suo interno. Parallelamente c’è stato un periodo di formazione su don Bosco e la sua vita. In questa fase siamo stati affiancati al salesiano don Mike ed altri volontari del museo durante le visite guidate, consentendoci di avere vari
esempi a cui ispirarsi e prendere spunto una volta diventati guide a tutti gli effetti. Una volta finito questo processo di formazione siamo stati “lanciati” e abbiamo sviluppato una nostra dialettica ed un nostro percorso.
Guide, animazione e biglietteria
Il nostro servizio è stato principalmente a contatto con il pubblico sotto diverse forme. Tra tutte la guida museale è stata quella che ci ha coinvolto maggiormente. Abbiamo conosciuto ed accompagnato persone di ogni età e provenienza, dalle famiglie con bambini, agli oratori, passando da gruppi di pellegrini fino alle classi scolastiche. Tra le proposte del museo da offrire assieme alla visita guidata c’era l’animazione per i ragazzi durante la pausa pranzo. Questo momento di ricreazione prevedeva diverse attività, aventi tutte lo stesso tema: i giochi ai tempi di don Bosco. Tra essi troviamo la corsa con i sacchi, il tiro alla fune ed i trampoli. Quest’ultimi in particolare erano il gioco che ha coinvolto e divertito maggiormente i ragazzi, forse anche perché in quasi tutti i casi era una novità. Quando non svolgevamo guide per persone singole o gruppi, gestivamo l’accoglienza nella biglietteria del museo. Qui il nostro compito era di raccontare ed illustrare sinteticamente i principali aspetti e luoghi del museo, fornendo indicazioni e mettendoci a disposizione dei visitatori. Abbiamo prestato servizio anche quando Valdocco ha ospitato numerosi eventi che hanno coinvolto il museo e centinaia di persone, aiutando nella gestione e nell’organizzazione della manifestazione come per il Sinodo salesiano dei giovani, il campobosco spagnolo-portoghese e l’inaugurazione di mostre (come quella per il bicentenario del sogno dei nove anni).
Torino, 24 agosto 2024
Luca Maiolo e Cristian Verde
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