In Casa Don Bosco per ricreare e rintracciare tutti i fatti salienti e gli oggetti legati alla vita di San Giovanni Bosco è stato incaricato il museologo salesiano Don Cristian Besso. Ecco i criteri e le modalità usate presentate direttamente da lui.

Il Museo Casa Don Bosco oggi si presenta sostanzialmente diverso rispetto all’esposizione precedente risalente al 2000.

Oggi la superficie complessiva dell’esposizione è di circa 4.000 metri quadri e comprende 27 spazi espositivi che coinvolgono l’intero Palazzo Pinardi e non solo la storia Ala delle Camerette.

Abbiamo riportato in luce lo spazio sotto il cortile. Qui si svolgeva la vita della prima comunità giovanile dell’Oratorio delle origini. Abbiamo scelto di esporre in questo luogo così speciale la collezione di oggetti legati alla devozione mariana che un tempo si trovava in uno spazio espositivo sotto la Basilica.

Le Camerette, che fin dal 1914 sono meta di pellegrinaggio e visita, oggi le scoprirete in una nuova veste suggestiva.

Abbiamo prediletto il criterio espositivo più aderente all’originale per offrire al visitatore una migliore visione degli spazi e degli oggetti. Troverete molti oggetti originali e inediti della vita di Don Bosco, ma soprattutto i due verbali originali di fondazione della Congregazione salesiana.

Il primo piano del Museo Casa Don Bosco è completamente nuovo.

Potrete visitare sale dedicate alle opere pittoriche della Basilica e poi dismesse e molti oggetti legati ai principali collaboratori di Don Bosco.

Le vesti originali di Don Bosco saranno uno dei cuori pulsanti della vostra visita soprattutto perché viene esposto per la prima volta l’intero paramentale in fili d’oro preparato per la beatificazione.

Vi imbatterete in queste due grandi tele: una del Reffo, raffigurante san Francesco di Sales, ed una del Rollini, riproducente l’Immacolata.

Erano circa 60 anni che non erano più visibili.

Le abbiamo restaurate ed illuminate con un sistema che permetterà di apprezzarne i dettagli e il valore storico.

Ancora rimane interessante sia la collezione di oggetti liturgici alcuni degli anni 1860-1870 e l’esposizione dei una raccolta di icone alcune molto antiche (risalenti al XIII e XIV secolo) e nel tempo donate al museo mariano.